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Hironori Otsuka

(1892-1982)

Fondatore del Wado-Ryu Karate-do

Il karateka deve sempre ricordarsi delle tre vere verità, elementi vitali del karate: Il cuore, lo spirito e la forza fisica”.

 

   Hironori Otsuka, fondatore del Wado-Ryu Karate-do, nasce il 1° giugno 1892, a Shimodate, prefettura d'Ibaragi, vicino a Tokyo.

Il suo vero nome è Kou. Il nome Hironori sarà usato solo nelle arti marziali.

Sua madre Sato discende da una famiglia di guerrieri. Suo padre Tokujiro è un ottimo medico pediatra, laureato presso l’università di Jikei, ritenuto l’ateneo migliore del tempo. E’ il secondo di quattro figli in una  famiglia particolarmente benestante.

Il piccolo Otsuka ascolta lo zio di sua madre, un guerriero Samurai, e le sue eccitanti imprese lo incitano a studiare le arti marziali.

 
 

 Prefettura d’Ibaragi

Ufficio della prefettura (1872)

 

Da sinistra:

la sorella più anziana Turu, il piccolo Hironori e suo padre Tokujiro

 

 Nel 1897, a 5 anni, Otsuka viene iniziato al Jujutsu ed alla spada nel dojo di Choujiro Ebashi, suo zio da parte di madre e Maestro di arti marziali del clan feudale di Tuchiura.

 Nel 1905, a 13 anni, entra al liceo di Shimotsuma, Prefettura d’Ibaragi ed è ammesso nel famoso dojo del M° Yokiyoshi Tatsusaburo (Shizaburo) Nakayama, che era anche suo maestro di scuola a Shimotsuma, dove si allena alla spada e soprattutto al jujutsu della scuola “Shindo Yoshinryu Jujutsu”, un arte marziale giapponese. L’essenza di questa arte è da visualizzarsi nella grazia dei movimenti all’interno del rispetto della natura che ci circonda; lo “Shindo Yoshinryu Jujutsu” venne creato dal M° Yoshitoki Akiyama, un medico di Nagasaki, dopo l’osservazione dei rami degli alberi che si piegavano senza rompersi sotto il peso della neve. Questa arte impressiona il giovane Otsuka che né apprezza da subito la naturalezza e la flessibilità dei movimenti, che ritroviamo nel Karate Wado Ryu. In questi anni, la maggior parte delle scuole si dedica alle tecniche d’afferramento dell’avversario, mentre questa scuola insegna l’atemi (le tecniche di percosse).

 Nel 1910 lascia il dojo ed entra all’università Waseda, a Tokyo, per studiare in amministrazione e commercio. Frequenta i principali dojo di jujitsu della capitale e studia lo stile d'atemi del Toshin-Kenpo, sempre continuando lo Shindo Yoshinryu Jujutsu.

 Nel 1913, quando muore suo padre , è costretto a lasciare l’Università per tornare a Shimodate e lavorare nella Kawasaki Bank, come richiesto da sua madre Sato.

Impiegati della Kawasaki Bank – 1913

 Continua a frequentare vari dojo di Jujutsu e partecipa a diverse competizioni di Tenjinshinyo Ryu, di  Kito Ryu ed altre. In questo periodo stringe una forte amicizia con il M° Morirei Ueshiba fondatore dell’Aikido.

Morirei Ueshiba

 Continua lo jujitsu in un dojo della scuola Yoshin-ryu, quello del M° Kanaya, kyoshi (maestro di secondo grado del Butoku-kaï) che è anche maestro di judo ed esperto in medicina tradizionale nella cura delle articolazioni e delle fratture. 

 Nel 1920, a ventotto anni, riceve il diploma della scuola Yoshin-ryu.

 Il 1° giugno del 1921 al suo ventinovesimo compleanno, il M° Tatsusaburo Nakayama gli conferisce la qualifica di “massima competenza” nello Shindo Yoshinryu Jujutsu, il più alto grado della scuola e gli concede, con il titolo di Menkyo-Kaiden, l’accesso alla quarta generazione di Maestri come Capo Scuola dello Shinto Yoshin Ryu. Succede così alla posizione del suo maestro. 

 Nel 1922 sente parlare dall’amico Ito di un arte marziale: lo Ryukyu-karate-jutsuIto è 5° dan di judo, allievo di Jigoro Kano.  Gli racconta che il M° Kano ha invitato nel suo dojo, per una dimostrazione, un certo Funakoshi, venuto d'Okinawa. Otsuka, fiducioso del giudizio di J. Kano, decide di far visita a Funakoshi.

Gichin Funakoshi

 Nel luglio del 1922, dopo anni di pratica intensiva di jujutsu, e pensando di trovarvi degli elementi complementari per progredire nella sua arte, inizia l’apprendimento del Ryu kyu Karate Jutsu, futuro  karate Shotokan, sotto la guida del M° Gichin Funakoshi che lo invita nel suo dojo di Tokyo: il Meishojuko Dojo.

 Gli afferma che conosce quindici kata e che la progressione dipende dalla qualità dell'allenamento di ognuno. Hironori Otsuka, diventato allievo di Gichin Funakoshi apprende i quindici kata in un anno e mezzo, e, dal suo punto di vista d'esperto in jujutsu, giudica che esistano in ognuno di questi kata degli elementi inapplicabili in combattimento

 Nel 1925, Hironori Otsuka inizia la specializzazione nel trattamento delle ferite occasionate nelle arti marziali.

 Nel 1927, a seguito della morte di sua madre, e diplomato in medicina tradizionale, lascia la banca per dedicarsi più intensamente alle arti marziali, diventando l’assistente principale del M° Funakoshi.

 Il karate jutsu, su raccomandazione di Jigoro Kano, è invitato ad una grande manifestazione nel dojo del Palazzo Imperiale, ma per essere accettato nel budo giapponese, Funakoshi sa che non basta eseguire dei kata. Hironori Otsuka, forte della sua esperienza, elabora una serie di kata di difesa contro un avversario armato di spada. In seguito a questa dimostrazione molto apprezzata, una decina di università si rivolgono all’insegnamento di G.Funakoshi e H.Otstuka, che continua sviluppare molti yakusoku-gumite (esercizi di combattimento convenzionale, a partire dai modelli del jujutsu. 

 Otsuka Sensei, che vuole sviluppare il suo karate più sul combattimento, comincia ad avere disaccordi con Funakoshi Sensei che lo trova troppo rischioso visto la natura del karate, basata su tecniche mortali. Avere un allievo come Otsuka è un arricchimento per Gichin Funakoshi, ma le divergenze fra le loro due personalità sono presenti dall’inizio e l'equilibrio che stabiliscono in un primo tempo resta precario. Questo equilibrio si rompe dal momento in cui, agli occhi di Funakoshi, l’iniziativa d'Otsuka appare eccessiva. In effetti, Hironori Otsuka comincia a risentire la necessità di fare degli esercizi di combattimento libero prendendo modelli dalla boxe, o dal kendo. Questa evoluzione è naturale per Hironori Otsuka che ha già praticato per molti anni lo jujutsu dove i kata sono una preparazione al combattimento, mentre è inammissibile per Funakoshi che comincia allora a criticare Otsuka: « modifica l'essenziale del karate apportandoci troppi elementi di jujitsu ».

 A causa delle insormontabili divergenze d’opinione riguardo alla metodologia d’insegnamento del karate  Hironori Otsuka che predilige l’addestramento con avversari attraverso i kumite, si allontana da Gichin Funakoshi che predilige invece unicamente l’addestramento attraverso i kata.       

 

 

Il M° Otsuka dimostra con suo figlio il 7° Kihon kumite

 

 Continua ad elaborare la sua arte fusionando tutto quello che sa del karate con, forte della sua lunga esperienza, lo jujutsu, quindi addattando le tecniche d'atemi, e modificando le tecniche di karate, crea un suo proprio stile.

Alcuni gruppi di studenti lo seguono preferendo il suo metodo. Vogliono provare l'efficacia del karate in combattimento, cosa vietata da Gichin Funakoshi.

Nel fratempo Hironori Otsuka incontra un adepto di kendo chiamato Y. Konishi che segue una direzione parallela e tenta d'avanzare nella via del karate integrandoci i principi del kendo. Diventono presto amici e la loro collaborazione continuerà per sempre. Y. Konishi creerà più tardi la scuola di karate Ryobukai la cui attività si perpetuerà mantenendo la sua qualità, ma senza conoscere una grande espansione.

 
Nel 1928, grazie a Y. Konishi, Hironori Otsuka incontra Kenwa Mabuni appena giunto d'Okinawa. Otsuka gli espone I suoi problemi concernente i kata che ha imparato da Funakoshi ed i suoi tentativi per trovare delle forme più soddisfascenti. Per Otsuka che non ha potuto effettuare viaggi di ricerca ad Okinawa, la grande esperienza di Mabuni lo aiuta ad avanzare nella sua riflessione sui kata. Inoltre studia l’Okinawan Tode o Okinawa-Te, lavorando con gli esperti del karate dell'epoca, fra altri con Kenwa Mabuni (Shito-Ryu) e Choki Motobu (Naha-Te), dove mette l'enfasi sul combattimento ed il kata Naihanchi.

Nel maggio 1934, Otsuka Sensei apre la sua prima scuola, lo Dai Nippon Karate Shinko, nella zona di Kanda a Tokyo. Il nome cambierà più tardi in Dai Nippon Karate-do Shinbu-Kai, in seguito in Ko-Shu Wado-Ryu Karate Jutsu, poi in Shinsu Wado Ryu Karate Jutsu e finalmente in Wado-Ryu. A lato del suo lavoro in medecina tradizionale, insegnare il karate nel suo dojo e in qualche club universitario. 

 

 Nel maggio del 1938, gli viene conferito il grado di “Renshi Gou” (maestro di terzo grado) da parte del Dai Nihon Butoku-kai. Cessa d'esercitare la medecina tradizionale per concentrarsi sul karate

 I Maestri del Butokukai

 Nel 1939, si dice seguendo il suggerimento dei suoi allievi, cambia il nome del suo stile da “Shinsu Wado Ryu Karate Jutsu” a “Wado Ryu”, nome che è stato tramandato fino ai giorni nostri.

 Nello stesso anno partecipa al “festival dei vecchi stili” organizzato al Butokuden di Kyoto dal Butoku-kai, e registra ufficialmente il suo stile insieme a Shotokan, Shito-Ryu e Goju-Ryu.

 E’ il primo stile di karate ufficialmente riconosciuto in Giappone, e tra i fondatori delle quattro principali scuole di karate, Hironori Otsuka è il solo a non essere originario di Okinawa

 

Nel 1940 Otsuka Sensei organiza la "All Japan Karate-do Federation" per promuovere il karate attraverso il mondo.

Qualche anno dopo, in pieno periodo di guerra, ottiene il titolo di Kyoshi (maestro di secondo grado).

Nel 1944, è nominato dal Dai Nippon Butokukai: Shuseki Shihan “Gran Maestro”

 

 A la fine della guerra, non c’è più alcun dojo di karate a Tokyo. E’ solo dopo il 1946 che si ricomincia a praticare il karate. Ora, la principale preoccupazione dei giapponesi è nutrirsi. Ci si allena in condizioni miserabili e spesso con una durezza smisurata e selvaggia forse per dimenticare le ferite della guerra. Sembra che si voglia scontare il fatto d’essere ancora vivi dopo l’onta della sconfitta. Hironori Otsuka ricomincia ad insegnare in più università.

 Per Otsuka Sensei, il Wado-Ryu è principalmente una disciplina spirituale: "Ten-chi-jin, ri-do" (il Cielo - la Terra - l'Uomo, la Via principale) è un’armoniosa unione da rispettare attraverso la disciplina e l’impegno. Afferma che lo scopo delle arti marziali non deve essere soltanto acquisire le tecniche di combattimento, ma piuttosto “la via della Pace e dell’armonia”, senza violenza. Si devono acquisire la potenza, un corpo sano ed un’intelligenza superiore per raggiungere l’ideale di “Pace e d’armonia” che necessita il mondo d’oggi.

 Nel 1949, partecipa alla fondazione della IMAF: International Martial Art Federation.

 Nel 1952, fonda il dojo principale della sua scuola a Tsukiji, Tokyo, ed il 1° giugno inaugura un torneo dimostrativo per festeggiare il 20° anno dalla fondazione del Wado Ryu Karate Jutsu. Partecipa quindi alla fondazione della Japan Karate Do Association.

 Nel 1966, l'Imperatore Hirohito concede ad Otsuka Sensei il rango di Kun-Go-To donandogli il “cordone del sole nascente” (il 5° ordine al merito del tesoro sacro) e lo decora con la medaglia di Soko-Kyokujitsu-Sho, per i suoi sforzi nello sviluppo e la promozione del karate-do.
 

 Riceve anche la medaglia di Shiju Hoosho per i servizi resi allo sport del governo Giapponese. E’ l’unico uomo nella storia del karate-do ad essere stato tante volte onorato.

 Nel 1969, diventa vice presidente della Japan Karate Do Federation. 

 Il 9 ottobre 1972, riceve dalle mani dello zio dell’Imperatore, il massimo grado delle arti marziali: il grado di “Meijin”, la medaglia di Shodai karate-do Meijin Judan (Prima generazione di maestro karate-do 10° Dan). La "All Japan Karate-do Federation" e la "International Martial Arts Federation, Kokusai Budo In", diretta da Higashikuni, certifica Otsuka Sensei come il primo 10° Dan nel Karate-do, lo stesso statuto  ricevuto da Kyuzo Mifune nel Judo ed Hakuko Nakayama nel Kendo.

 Il 20 novembre 1981, cede la posizione di Gran Maestro e nomina Jiro Otsuka, suo figlio maggiore, come il secondo Gran Maestro - Hironori Otsuka II.

 Il 29 gennaio 1982, il Maestro muore all’età di 90 anni, lasciando tutto il suo sapere al figlio Jiro ed ai suoi migliori allievi. Inseguito il Wado Ryu si separa in diverse grandi federazioni con dirigenti e concetti differenti.